Ristorante

 

 

In un ambiente completamente rinnovato, luminoso ed accogliente, il nostro chef Nicoletta propone una cucina particolarmente attenta alle straordinarie eccellenze del territorio gardesano, in equilibrio tra la rilettura degli elementi di tradizione e l’esplorazione di spunti creativi.

L’intreccio di sapori alpini e mediterranei che caratterizza il paesaggio dell’Alto Garda si ritrova anche a tavola nel nostro ristorante, nei piatti di una cucina che nella produzione tipica e nella tradizione trova i propri punti di forza.

Se nel pesce di lago, nel pregiato olio extravergine d’oliva e nei rinomati vini gardesani scopriamo i sapori della riviera, nei formaggi d’alpeggio e nei funghi ritroviamo quelli della montagna.
Per la prima colazione vi attende un ricco buffet, mentre il pranzo e la cena offrono tutti i giorni una scelta fra tre primi, tre secondi e due dessert.

 

 

GLI ANTICHI SAPORI DEL LAGO E DEL MONTE

 

 

Nel Parco il prodotto tipico sopravvive in quanto frutto di antiche tradizioni legate ai luoghi di produzione con caratteristiche del tutto particolari. Il terreno, il clima, le caratteristiche delle colture e degli alpeggi, l'umidità e i venti sono solo alcuni dei molteplici fattori che influenzano coltivazioni ed allevamenti e ci consegnano prodotti unici, ricercati ed apprezzati dai gourmet.


Il pesce di lago

La secolare tradizione della pesca è mantenuta viva da pochi professionisti che riforniscono i negozi e i ristoranti rivieraschi. Il patrimonio ittico del Garda in questi ultimi anni è in costante aumento, grazie ad interventi mirati per la semina del coregone, del luccio e del persico. Tra le numerose specie di pesci che popolano le acque del Garda ce n'è una, rara e ricercata dai buongustai, che vive solo qui: il carpione. È un salmonide dalle carni morbide e saporitissime, bianche o rosate.


Olio extravergine di oliva del Garda

Fra i prodotti tipici un posto d'onore è occupato dall'olio extravergine di oliva. Quello gardesano é un olio con bassissima acidità, sapore gradevole e delicato. Da sempre alla base della vera cucina gardesana, dal punto di vista nutritivo presenta ottima digeribilità ed assimilazione. È prodotto secondo i metodi tradizionali di spremitura a freddo, lavaggio, sedimentazione e filtrazione, senza nessuna manipolazione chimica. Queste procedure, unite alle caratteristiche colturali e climatiche, garantiscono delle qualità nutrizionali e gastronomiche assolute, che fanno dell'olio extravergine del Garda un prodotto veramente unico.


I vini del Garda Bresciano

A sud del Parco, all'inizio dell'anfiteatro delle colline moreniche, ci inoltriamo nella vicina Valtenesi, dove primeggia la produzione vinicola. Ricordiamo l'ottimo Rosso Superiore, vigoroso e leggermente amarognolo. E ancora il Chiaretto, vinificato in bianco, dal tipico colore rosato e con sapore morbido e fruttato. Infine il nobile Groppello, prodotto da un vitigno autoctono dal ricco bouquet con retrogusto leggermente amarognolo.

Il miele

Un'interessante realtà, spesso poco conosciuta, è quella della produzione di miele integrale ad opera di piccoli apicoltori sparsi per tutto il territorio del Parco. Viene prodotto miele di acacia, di castagno, il millefiori, e quello, rarissimo, di rododendro.


I formaggi

L'antica tradizione della produzione casearia è stata raccolta dalla Cooperativa Alpe del Garda di Tremosine. Qui si producono la "Formaggella di Tremosine" a pasta morbida e il "Garda", un formaggio semigrassso a pasta dura e semicotta che, a seconda della stagionatura, può essere consumato da pasto o da grattugia. In Valvestino viene prodotto, ad opera di un pugno di casari, un altro formaggio di monte dalle caratteristiche incomparabili. Si tratta del "Tombea", prodotto nel periodo di alpeggio a Cima Rest. È molto apprezzato per le qualità gastronomiche e la sua genuinità.


Il tartufo

Il tartufo viene raccolto da appassionati in luoghi di raccolta segreti che vengono tramandati da generazioni. Il Parco è una terra dalla spiccata vocazione tartuficola: vi crescono spontaneamente 17 delle 24 specie di tartufo esistenti in natura in Italia, tra le quali il Tuber melanosporum, meglio noto come tartufo nero pregiato. Da qualche anno la Comunità montana ha finanziato impianti di alberi "micorizzati" che permettono di aumentare la limitata produzione naturale.
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